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Visualizzazione dei post da 2010

Un dolce per sentirsi in colpa - Kheer con riso e frutta secca

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Ogni tanto si può lasciarsi andare e non pensare alle calorie. Inoltre dicono che la frutta secca fa bene al cuore  perché aumenta il colesterolo buono. In una giornata piovosa di autunno, quando le foglie diventano gialle, marrone e oro fuse in un tappetto scricchiolante, all'improvviso tornano in mente gli amici lontani, i giorni di confidenze e intimità che non torneranno più, decido di fare qualcosa di speciale. Oggi era una di quelle giornate e ho deciso di fare un dolce molto speciale, ma semplice da fare - il kheer con riso e frutta secca. Al supermercato vendono un dolce di riso che si avvicina come gusto al kheer indiano, ma ovviamente il dolce fatto con le proprie mani secondo la ricetta indiana è molto più buono. Ingredienti : 1,5 litri di latte (ho usato latte parzialmente scremato), una coppetta di riso in bianco già cotto, 1 confezione di zafferano, 30 gm di uva sultanina, 20 gm di pinoli, 100 gm di anacardio tostato, 5 noci sgusciate, 3-4 chicchi di cardamomo

Pollo al latte di cocco

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Ogni volta che assaggio un gusto nuovo o magari non proprio nuovo, ma un po' dimenticato, dopo lo voglio ricreare. Così è stato quando sono andato a Londra qualche giorno fa e ho assaggiato un piatto di carne di agnello in un ristorante dove cucinano i piatti tradizionali di Kerala (India). Il piatto aveva due gusti messi insieme, quelli del latte di cocco e del pepe nero , che mi hanno colpito. Così al ritorno a casa, ho pensato di provare con una ricetta che avesse questi due gusti. Per sentire i due gusti, ho deciso di non usare altre spezie, a parte i semi di cummino e un cubetto di zenzero, insieme al pollo. Il risultato non somigliava per niente il piatto londinese, ma  era squisito. Ingredienti : 1/2 c di pepe nero macinato (secondo i gusti), 2 C di olio, 1 c di semi di cummino, 1 cipolla media, 1 pezzettino di zenzero (circa 2,5 x 2,5 cm), 1 pomodoro, 2-3 spicchi d'aglio, pollo tagliato a pezzettini, sale secondo i gusti e una scatolina di latte di cocco (ho usato

Matar Pulav - Riso Pilaf ai Piselli

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Un'altra ricetta vegetariana oggi. Questa volta la ricetta non è mia, ma di mia moglie Nadia, la quale dice di averla imparata da mia mamma. Mia mamma lavorava, aveva poco tempo per stare in cucina e penso che non amava cucinare. Non cucinava mai i piatti ricercati, cucinava sempre i piatti più semplici, quelli che si cucinano senza troppa fatica. Ciò nonostante, amavo la sua cucina. Forse dipende dal fatto che uno si abitua a mangiare le cose che si cucinano le mamme fin dall'inizio della vita? O forse è per ricordare quelli primi mesi della vita che passiamo dentro il grembo materno? Comunque, penso che tutti (o quasi tutti) amano quello che cucinano le loro mamme. Questo piatto è per ricordare lei. L'ho persa all'inizio di quest anno, e ancora adesso faccio fatica a accettare che lei non c'è più! :-( Va bene, dopo questo sfogo, torniamo al nostro piatto di oggi, e parliamo del riso asiatico, quello che si trova nei negozi asiatici - riso profumato tailandes

Un pranzo vegetariano all'indiana

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Doveva venire per pranzo un amico vegetariano. Mia moglie è al mare e non avevo la voglia di cucinare molto. Avevo già degli spaghettini dolci fatti qualche giorno fa e ho deciso che invece di " ciapati ", il pane fresco indiano, avrei usato delle piadine sfoglie romagnole. Sono andate a comprare la varietà senza lievito (struzzo) e senza conservanti. I vegetariani etici o i vegetariani per scelta, come si trovano in Italia sono più comprensivi e forse più facili da accontentare. Penso che anche se la piadina ha un po' di struzzo, per molti di loro non creerà dei problemi. Ho visto qualche volta persone che prendono da un piatto le verdure e lasciano nel piatto la parte non vegetariana. Invece i tabù alimentari legati alle religioni sono molto più rigidi e sono molto profondi. Per la maggior parte dei vegetariani indiani, prendere qualcosa da un piatto dove c'è del carne, è qualcosa di impensabile, ed essere costretti a farlo (o farlo inconsapevolmente) può diven

Sewaiyan - spaghettini dolici

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Spaghettini dolci (conosciuti nel nord dell'India e in Pakistan orientale con il nome di Sewaiyan o Seviaan) si trovano in diversi paesi del sud Asia, fino ai paesi del medio oriente. Per esempio, li ho mangiati anche in Egitto. Ma le ricette per cucinarli variano da un paese all'altro. La variazione che vi presento qui è quella che si fa nel nord dell'India. E' un dessert semplice e veloce da preparare. A casa nostra, ogni volta che preparo questi spaghettini, finiscono subito. Per cucinare questo dolce dovete prima comprare gli speghettini adatti. Questi si trovano facilmente in tutti i negozi orientali dove hanno gli alimenti provenienti da India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka. Sono sottili e arrostiti, simili alla pasta italiana "cappelli d'angelo", e sono fatti di grano duro. L'immagine qui sotto mostra la confezione di "Roasted Vermicelli"  che ho usato questa volta. Ingredienti : 1 litro di latte, 30-50 gm di spaghettini asi

Soia e spinaci

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India ha molti più vegetariani di altri paesi. In occidente, dove la tradizione vegetariana è meno radicata, spesso la dieta vegetariana viene vista come "povera di proteine". Penso che questa visione della dieta non ha basi scientifiche. Le proteine sono fonte di amino acidi, necessari per diverse attività metaboliche del corpo e per questo motivo sono essenziali nella dieta. Il nostro corpo non può produrre alcuni amino acidi per cui questi devono far parte della nostra alimentazione. Per questo motivo, questi amino acidi sono chiamati gli "amino acidi essenziali". Carne, frutta, cereali, verdura, legumi, semi, frutta secca, tutti hanno gli amino acidi. Carne è considerato il fonte migliore delle proteine perché fornisce tutti gli amino acidi essenziali. Gli amino acidi nelle verdure, legumi, frutta secca, ecc. sono considerati meno buoni perché non hanno tutti gli "amino acidi essenziali", ma per superare questa difficoltà è sufficiente mescolare ce

Patate Hasselback al curcuma e al pesto

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La ricetta di oggi viene da un ristorante di Stoccolma (Svezia) e si chiama " Hasselback Potatoes ". Sembra che vi sia un ristorante che si chiama Hasselbacken, dove queste patate sono una specialità. Penso che la ricetta sia ben conosciuta anche in Italia, ma come tutte le ricette, possiamo sempre aggiungere qualche nostra variazione! Ingredienti : Patate grandi, olio di oliva, 2 spicchi di aglio, sale, 1 c di curcuma e pesto genovese Come cucinare : Lavare le patate e poi farle bollire per circa 5 minuti. Tagliare il fondo della patata affinché può restare fermo sul tagliere. Tagliare degli spicchi di 2-3 mm, come i denti di un pettine, lasciando circa mezzo cm di base sotto. Spalmare olio di oliva, sale, strati sottili di aglio e curcuma tra gli spicchi. (Avevo aggiunto anche strati sottili di peperoncino verde ma solo nella mia patata). Mettete le patate in forno scaldato a 240 gradi per circa 30 minuti, finché la superficie è ben dorata. Spalmate un po' di pesto

Bharata di Melanzane

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Solo da qualche anno mi sono reso conto che mi piacciono le melanzane. E' stato in Cina. Ero nello stato di Yunnan , nel sud-ovest del paese e dovevo passare qualche settimana a girare nei villaggi. In Cina mangiano molta carne e tutti i tipi di carne. Come ospite del governo cinese, dovevo partecipare alle cene ufficiali tutte le sere e dovevo sedermi accanto ai responsabili locali o agli sindaci dei municipi, il quali mettevano continuamente dei pezzi di carne nel mio piatto come segno della loro ospitalità. Invece, non sono amante del carne. In un villaggio, ho detto che mi piaceva molto il piatto di melanzane che avevano preparato. Da quella sera, in tutti i villaggi dove andavo, si assicuravano di avere almeno un piatto di melanzane e invece di offrirmi continuamente dei pezzi di carne, hanno iniziato a offrirmi questi piatti. Fu una grande scoperta per me. Assaggiai tante ricette locali di melanzane, ognuna diversa dall'altra. Bharata di melanzane è una ricetta india

Murg do pyaza - Pollo e due cipolle

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E' una ricetta semplice e adatta per le persone che amano la cipolla leggermente cotta. Spesso nelle ricette indiane, si fa il soffritto con la cipolla all'inizio della ricetta e alla fine, quando il piatto è pronto, non si vede la cipolla che durante la cottura si mescola con tutto il resto. Invece con questa ricetta, potete sentire il gusto della cipolla. Inoltre, è una ricetta poco speziata. Cosa vi serve 5-6 fusilli di pollo, 2 c di curcuma, 1 c di cumino in polvere, 1 pezzettino di zenzero fresco, 2 spicchi di aglio, 1-2 peperoncini verdi (evitate li se non vi piacciono), 1 c di sale e C di olio. 2 grosse cipolle rosse, tagliate a pezzettini grossolani Come si fa Tirate via la pelle dai fusilli (preferisco lasciarla avvolta all'estremità, e non tirarla via completamente), pungete la carne con una forchetta, spalmate la miscela di curcuma e cumino sulla carne e lasciateli da parte per circa 30 minuti. Grattugiate zenzero e aglio, aggiungeteli dentro la vostra pen

Panch Phoren - Le Cinque Spezie

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Nel nord est dell'India, sopratutto negli stati di Bengala e Orissa, usano comunemente una miscela di cinque spezie che si chiama Panch Phoren (pronunciato "Pance Foren"). Panch significa "cinque" e come potete intuire dagli suoni, forse le due parole hanno le stesse radici in qualche antica lingua indoeuropea. Le 5 spezie sono: semi di cummino, semi di finocchio, semi di nigella, semi di mustarda e semi di fenugreco (fieno greco). Normalmente, nella cucina indiana, le spezie si usano macinate. Anche quando si usano i semi interi, spesso essi sono arrostiti e poi pestati, prima di mescolarli agli altri ingredienti. Invece nelle ricette di Panch Phoren, la miscela di 5 spezie è usata intera. Una volta, un'amica bengalese mi aveva detto che loro non usano i semi di cummino ma invece usano i semi di "radhuni", una spezia che appartiene alla stessa famiglia di cummino. Non ho mai assaggiato "radhuni" per cui non so dirvi riguardo questa var

Carambola - un tocco esotico all'insalata

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Veramente questa non è una ricetta, ma è soltanto un'introduzione ad un frutto (o forse dovrei dire ad una verdura) poco conosciuta in Italia. La globalizzazione ha reso tutto il mondo più piccolo, forse non per tutti e forse con dei costi non indifferenti per l'ambiente e per alcuni gruppi di persone svantaggiate, ma l'ha fatto. Così oggi potete comprare mozarella, rigatini e mascarpone a Nuova Delhi, e abbiamo okra, mango, avocado nei supermercati italiani. Tra la frutta e verdura importata, vi è anche la carambola, in Italia spesso importata dalla Malesia, il maggiore produttore mondiale di Carambola. Conoscevo Carambola (nome botanico Avorrhoa carambola , in inglese "Star fruit" e in Hindi "Tarri" o "Amrik") da bambino dai venditori ambulanti che venivano al cancello della mia scuola durante l'ora di pausa. Non so perché in India, da bambini preferivamo tutti gusti acerbi! La vendevano con un pizzico di polvere di mango acerbo,